EMBLEA UNIONE EUROPEA    LOGO PO-FESR UNIONE EUROPEA
Fegotto-Ambienti-Banner

Ambienti

Gli Ambienti

Diversi tra loro ma ugualmente suggestivi, gli ambienti di cui si compone il Fegotto raccontano una storia di operosità e di organizzazione funzionale ed estetica degli spazi.

Non a caso, negli ultimi decenni sono stati ripetutamente scelti come set per il cinema e la televisione. Per ricordare solo i più noti, sono stati girati a Villa Fegotto i capolavori di Roberto Faenza Marianna Ucrìa e I Viceré e diversi episodi della serie Il Commissario Montalbano.

Ambienti-Fegotto-2

Palmento e Cantina

Il complesso palmento-cantina rappresenta un unicum per dimensioni, funzionalità ed effetto scenico.

Sviluppato su più livelli, ospitava tutte le fasi della produzione del vino, che veniva poi imbarcato dal vicino porto di Scoglitti per essere spedito ai Florio, a Marsala, oppure verso Napoli e gli altri porti italiani.

Ambienti-Fegotto-3

All’interno del palmento, la cianca, il grande torchio ottenuto da un unico tronco biforcuto di pino, fa da sfondo al pestatojo per la pigiatura dell’uva e alle cinque vasche per la fermentazione del mosto.

Sulla sinistra, perpendicolarmente al palmento, si apre la cantina, di straordinarie imponenza e bellezza.
Enormi botti, le più grandi con una capacità di 150 ettolitri, trovano posto lungo le tre navate in cui si articola lo spazio e dimostrano la vastità della produzione vinicola dell’epoca. Sulla parete di fondo campeggia la raffigurazione di un uomo a cavallo di una botte, probabile omaggio ai proprietari di un tempo.

Frantoio

Già attivo nei primi decenni dell’Ottocento, come risulta dai documenti dell’epoca, il frantoio si inserisce nel nucleo originario intorno al quale si svilupparono l’attività e il complesso del Fegotto.

Ambienti-Fegotto-7

L’ambiente è di particolare interesse storico. Al suo interno sono visibili le tracce dell’evoluzione dei sistemi di produzione dell’olio d’oliva: da macina a trazione animale, torchio a vite e separatore per decantazione a macina a motore e presse idrauliche Breda-Pignone con brevetto Sacmo e separatore centrifugo.

Una progressiva modernizzazione indicativa di una gestione delle produzioni secondo criteri imprenditoriali, con la continua ricerca di soluzioni che garantissero l’efficienza del ciclo di produzione e la qualità del prodotto.

Granaio

L’architettura a tre navate, il pavimento di pietra pece e la pittura murale sulla parete di fondo del granaio testimoniano la cura formale dedicata anche agli ambienti di lavoro, mentre gli strumenti dell’epoca, come setacci e misure per il grano, restituiscono la dimensione materiale delle attività legate alla produzione agricola.

Bagli

I fabbricati di cui si compone il Fegotto sorgono attorno a due grandi bagli (tradizionalmente i cortili delle masserie siciliane), dove si svolgeva la vita comunitaria, dalle attività lavorative ai momenti di incontro e socialità.

Ambienti-Fegotto-14

Ad est della casa padronale si trova il cortile più antico, contornato di stalle e laboratori come falegnameria, fucina e selleria, che rendevano l’azienda autosufficiente. Più prettamente destinato al lavoro che alla vita sociale, mantiene un fascino senza tempo, anche grazie alla bellezza degli ulivi secolari che ne scandiscono l’estensione.

Il baglio principale, sul quale si affacciano la casa padronale e la chiesa, è di forma quadrangolare ed è delimitato da corpi di fabbrica simmetrici, un tempo destinati ad alloggi per i lavoranti. La pavimentazione originale in basole di pietra di Comiso riflette la luce del sole amplificando il senso di vastità e apertura dello spazio.

Chiesa

Tra gli ambienti maggiormente rappresentativi del ruolo di riferimento che il Fegotto ha a lungo ricoperto per il territorio di Chiaramonte Gulfi vi è la piccola chiesa: non una cappella privata per le esigenze di culto della famiglia, ma una chiesa parrocchiale a servizio di circa venti contrade.

Ambienti-Fegotto-18

La facciata in stile neoclassico dal disegno essenziale e l’interno a una sola navata esprimono una spiritualità sobria e raccolta, lontana dagli sfarzi delle chiese neobarocche delle città del Val di Noto e più affine all’indole fattiva e riservata di una comunità rurale. La chiesa è ancora oggi consacrata e munita degli arredi originali.

Casa Padronale

L’imponente prospetto in stile neoclassico della casa padronale, esposto a Mezzogiorno, si apre sul baglio principale, dirimpetto alla chiesa. Dal baglio si accede al pianterreno, che ospita l’antico frantoio, mentre un ampio scalone a due rampe conduce al piano nobile, destinato a residenza della famiglia.

Qui si trovano numerose stanze adibite ai diversi usi abitativi; ambienti finemente decorati che rispecchiano la prosperità e il gusto dei loro antichi abitanti.

Close